Firma la petizione per porre fine a questa tradizione violenta nei confronti degli Animali.
La corsa dei buoi è una manifestazione storica che si tiene in quattro comuni del sud Italia, in Molise e in Puglia e precisamente a Chieuti (Foggia) e a Portocannone, Ururi e San Martino in Pensilis in provincia di Campobasso. Le date vanno dal 22 aprile a fine maggio, ma tutte queste “ricorrenze” sono accumunate dalla violenza verso Animali -i buoi appunto- costretti a trainare carri e incitati con pungoli acuminati, fruste e bastonate.
Per noi di Progetto Vivere Vegan basterebbe molto meno per chiedere ai quattro comuni di vietare da subito tali corse, perché riteniamo che nessun Animale debba mai essere usato per i nostri scopi, nemmeno se fosse “trattato bene”.
Il video con le scene di maltrattamento
Durante queste corse si può assistere a scene di maltrattamento più o meno estremo, tanto che, nel 2015, in seguito ad una denuncia dell’ENPA, le corse sono state sospese, ma sono riprese purtroppo subito l’anno successivo.
Gli stessi “carrieri” di Ururi, riguardo a una corsa del 2018, scrivono sul loro sito:
<<Abbiamo perso. Ammettiamolo senza se e senza ma! Abbiamo perso una competizione che pensavamo di vincere. I motivi più evidenti vengono dalla prestazione di Diamante, che da vero Campione ci ha portati in paese col dolore lancinante che ha sopportato dopo poche centinaia di metri dalla partenza, fino alla fine. Abbiamo saputo perdere come un carro dignitoso. Il nostro equipaggio ha resistito fino al traguardo adattando la tattica di corsa alle circostanze che si sono verificate. Abbiamo saputo perdere come chi sa vincere. Lo sforzo disumano di Diamante è lo specchio del sacrificio compiuto dai ragazzi e dagli uomini che in pochi hanno lavorato tutto l’anno>>.
Se non bastasse, nel 2018, a Chieuti, c’è stato un morto fra il pubblico, una persona travolta da un cavallo, di quelli usati per seguire i carri e far sì che i buoi seguano la strada della corsa. E, si legge fra i post su facebook dei sostenitori delle corse, che anche un bue è morto durante le prove.
In risposta a tutto ciò, alla violenza e alla morte, i comuni rispondono con la volontà di spendere ingenti somme per mettere in sicurezza la corsa e gli spettatori e trasformare queste ricorrenze popolari in attrazioni turistiche.
Firma la petizione
Noi ci schieriamo invece dalla parte degli Animali e di tutte le persone umane che sono contrarie alla sopraffazione dei più deboli. Facciamo sentire la nostra voce firmando la petizione che trovate a questo link: https://www.change.org/p/stop-pungoli-e-bastoni-stop-corse-buoi
Progetto Vivere Vegan Onlus